A beneficio di tutti quelli che, giustamente, hanno richiesto chiarimenti, riteniamo opportuno informare che al momento di pubblicazione di questo comunicato (ore 21,45) la Regione non ha fornito alcuna indicazione in merito alle possibilità di svolgere l’attività venatoria nei giorni indicati quali rossi o arancioni dal recente DPCM del governo. Nonostante da più parti sia stata richiesta un’informazione univoca, in un senso o nell’altro, sull’interpretazione della nota della Direzione della Giunta regionale del 9 dicembre scorso e nonostante nella mattinata odierna ci era stato verbalmente comunicato che la Direzione stessa avrebbe inviato una precisazione agli enti interessati, al momento attuale, lo ripetiamo, non è ci giunta alcuna nota ufficiale. Questo atteggiamento, oltre ad essere irrispettoso per chi lavora in questo settore e avrebbe il diritto di conoscere quale tipo di informazione può essere fornita ai suoi utenti, è del tutto offensivo per l’intera categoria dei cacciatori che viene quindi lasciata in balia della libera interpretazione e di post non ufficiali che ondeggiano sulle pagine social.
La questione sulla quale era (anzi è) necessaria una precisazione ufficiale è legata alla configurazione quale “stato di necessità” attribuita dalla Direzione regionale alla caccia al cinghiale, al cervo e ad altre specie soltanto nell’ambito del territorio di residenza venatoria senza aver precisato se quello “stato di necessità” avesse valore soltanto in zona arancione (come era il Piemonte il 9 dicembre scorso e come quindi è verosimile) o in senso assoluto.
In assenza di notizie ufficiali, pertanto, al fine di tutelare i cacciatori del CATO2 e con senso di responsabilità che qualcun altro oggi non ha dimostrato di avere, riteniamo di suggerire loro di rispettare il divieto agli spostamenti di cui alle zone rosse del DPCM e quindi di non praticare l’attività venatoria nei giorni individuati come “rossi” (ovvero i prefestivi e i festivi da domani al 6 gennaio) e di attenersi alle disposizioni indicate in precedenza per la caccia nei giorni “arancioni”.
Sarà ovviamente nostra cura avvisare tutti tempestivamente qualora giungessero notizie ufficiali in merito.